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Audio "Lettera aperta al mio compagno ed a qualsiasi uomo"

venerdì 7 ottobre 2022

Ipocrisia italiana e sofferenza in Iran

#sonolavoce
 
 
 
 
 
 

 

Perchè non vi siete tagliate le ciocche di capelli in diretta televisiva quando Saba Kord Afshari (20 anni) è stata condannata a 24 anni di carcere assieme alla mamma con la colpa di distribuire fiori di pace ad altre donne in metropolitana senza coprirsi i capelli? Oppure quando il governo iraniano ha modificato la foto utilizzata nel necrologio di una ragazzina di 13 anni sgozzata dal padre poichè l'hijab non era indossato in maniera corretta? Perchè niente taglio di capelli per le bambine iraniane che dai 7 anni dal 1979 per accedere alla scuola elementare devono indossare la divisa che copre i capelli ed il petto, che lo vogliano o meno. O per le ragazzine di 10,11 anni caricate sull'auto della polizia morale perchè non indossavano il velo in pubblico? Oppure quando le bambine e ragazzine in spiaggia non possono fare il bagno al mare perchè è vietato (come cantare e ballare per stada del resto) e la polizia morale sorveglia le spiagge in attesa di multare od arrestare qualcuna. L'elenco è talmente lungo che oltre ad episodi simili dovrei raccontarvi la storia di Masih Alinejad giornalista esiliata dalla sua patria e con una taglia sulla testa e alla quale hanno arrestato il fratello, perchè lotta per la libertà di mostrare i capelli ed indossare una maglietta con le maniche corte e denuncia senzà pietà Khamenei ed il suo governo di pazzi. E come dimenticare Nazanin anglo iraniana e mamma di una bimba di 7 anni condannata ad una pena di 6 anni e liberata a marzo 2022.
Quindi scusate se mi fa tragicamente ridere vedere in televisione delle donne che con le lacrime agli occhi si tagliano una ciocca di capelli, le più, attente a non rovinare il taglio.
A tesi di quanto scritto condividerò filmati a riguardo e link sulla pagina facebook di SONO LA VOCE
Grazie gentili lettori e lettrici.
Angela De Luca.



martedì 21 dicembre 2021

Il marito ti stupra? Per la PM di Benevento è colpa tua.

#sonolavoce

 

Buongiorno cari lettori e care lettirci,                                                                                                          è da poco passato il 25 novembre, giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne. La televisione ed i social hanno dedicato alla giornata scarpette rosse e frasi di rito, da alcuni scritte nella coerenza delle azioni di ogni signolo giorno, da altri solo per unirsi alla massa. Ricchi e poveri, buoni e cattivi il 25 novembre tutti a voler tutelare le donne. Tuttavia non possiamo dimenticare che esistono durante l'anno numerose iniziative volte all'educare al rispetto verso lei come persona e non come oggetto sessuale o di proprietà.

Anche la procura di Benevento non è da meno, ed a seguito dello... Scandalo? Sconcertezza? Vergogna? Portata dall'episodio di cui a breve ragguaglierò, ha ricordato l'impegno costante nell'aiuto alle donne in difficoltà ( per approfondire comunicato_stampa procura di Benevento ).

Eppure propio UNA PM della Procura di Benevento ha sancito l’archiviazione della denuncia di una moglie per violenza e stupro reiterati dal cogniuge.

"Nel testo la donna cita alcuni episodi di violenza da parte del marito, avvenuti anche di fronte agli occhi dei figli e di altri e altre testimoni. Come quando una sera, a cena, durante il compleanno dei figli, al tg si racconta di uno dei tanti, troppi femminicidi che ogni giorno avvengono in Italia. Lui decide di afferrare il coltello con cui stava tagliando il pane e puntarlo alla gola della moglie. Aggiungendo che prima o poi il telegiornale avrebbe parlato anche di lui. Il tutto di fronte agli occhi della suocera e della cognata. «Cattivo gusto, ma si scherza» dirà la pm.1                                                                                Eppure la motivazione dell'archiviazione per violenza sessuale lascia ancora più sgomenti. Agli atti c’è la sua considerazione (della PM) che a volte "l’uomo deve vincere quel minimo di resistenza che ogni donna, nel corso di una relazione stabile e duratura, nella stanchezza delle incombenze quotidiane, tende a esercitare quando un marito tenta un approccio sessuale”.

Avete letto bene, questo magistrato DONNA assolve lo stupratore, non dimenticando di dare una bella strigliata a lei ed a tutte noi care lettrici, che crediamo anche di poter decidere quando e come fare sesso.

Cara PM, mi raccomando non predicare bene e razzolare male.

1. https://www.open.online/2021/12/19/benevento-violenza-domestica-stupro-richiesta-archiviazione/



Angela De Luca.

martedì 17 agosto 2021

A te, giovane donna afghana...


#sonolavoce




Vorrei prenderti tra le mie braccia e consolarti, giovne donna afghana, asciugare le lacrime sul tuo giovane viso e dirti che andrà tutto bene, che la tua sorellina e la sua amichetta continueranno ad andare a scuola, ad avere un'istruzione che permette loro di essere un pò più libere nel paese peggiore al mondo per nascere femmina. Ti vorrei rassicurare: i vostri pochi diritti da poco conquistati non verranno spazzati via, anzi, aumenteranno fino alla completa parità.                                                          Dormi serena il tuo nome non verrà scritto su una lista e non verrai presa a forza dai talebani per contrarre un matrimonio forzato con un loro vecchio violento. Vorrei calmare le tue paure; tu e le tue amiche continuerete ad essere libere, uscire da sole, il vento vi accarezzerà ancora i capelli, la vostrà identità non verrà annullata sotto un enorme gabbia di stoffa blu e la vostra vita non verrà offuscata da un orribile retina.                                                                                                                                    Voterete ancora, in ospedale vi attenderanno ancora medici ed infermiere donne, avrete ancora il diritto a curarvi ed a nessuna verrà vietato di lavorare e sarà costretta ad elemosinare.    

Ma non posso dirtelo, questo non è il destino che vi aspetta. Sarete azzerate di nuovo, non sarete considerate esseri umani, ma animali per far figli anche a costo di stuprarvi e schiave per pulire e cucinare  nella casa di colui che si sentirà il vostro padrone.
Nessuno può consolarvi.




Angela De Luca

mercoledì 7 luglio 2021

ITALIA VS SPAGNA e quel augurio di morte a tre bambini

#sonolavoce

Cari lettori e care lettrici,                                                                                                                            sono a dir poco nauseata nel raccontarvi quello che è successo ieri sera durante la partita Italia- Spagna che ci ha visto vincenti.                                                                                                                                 All'ottantesimo minuto, come ricorderete abbiamo subito il goal di Alvaro Morata e da quel momento in poi sua moglie Alice Campello (26enne veneta) rieverà insulti e minacce di morte indirizzate a lei, al marito ed ai tre figli di rispettivamente 3 anni (i gemellini) ed un anno. Ve ne riporto alcuni (su internet troverete le immagini con i nomi di chi li ha scritti)

"Ai tuoi figli je pija un infarto e muoiono", 

"Tuo marito ha il cancro, i tuoi figli pure", 

"Vacca di donna, mi vergogno di essere veneta, invece di far vedere i tuoi soldi, aiuta le persone",

"Non ti azzardare a postare foto del gol di Morata se no vengo sotto casa e te la brucio in diretta Instagram".

2021: davanti ad un  PALLONE non esiste nemmeno più il rispetto per tre bambini, ai quali si augura cancro e morte. Questo non è essere tifosi, questo è non essere degni nemmeno di essere definiti merde.

 


Angela De Luca.

i diritti d'immagine appartengono ai rispettivi proprietari


mercoledì 19 maggio 2021

Un papà di Gaza ed il suo unico figlio sopravvissuto.

#sonolavoce

Cari lettori e care lettrici, vi condivido questo video che racconta uno dei tanti drammi di questa guerra  fra Israele e la Palestina.

Vedrete due sopravvisuti ad un bombardamento aereo da parte di Israele: un bimbo di 5 mesi con il corpo tumefatto ed il suo papà, che in un bombardamento aereo hanno perso tutto... soli al mondo e senza casa, Mohammad al- Hadidi ha perso insieme alla moglie quattro dei suoi cinque figli. 

Quanta amarezza.

 




Angela De Luca

martedì 4 maggio 2021

Daniela Molinari malata di cancro ha combattuto per il diritto alle cure, il diritto alla salute dei figli abbandonati non esiste.

#sonolavoce
 


Buongiorno care lettrici e cari lettori.

Il 23 marzo del 1973 a Como una donna decide di partorire in anomimato, dando alla luce una neonata che verrà poi adottata.                                                                                                                                                              Questa bambina, Daniela Molinari, 47 anni dopo scopre di avere un tumore. La cura è difficile, ed i medici le propongono una terapia sperimentale per provare a salvarla. Il trattamento si basa sulla ricostruzione della mappa genetica attraverso il prelievo di sangue di uno dei due genitori biologici. Iniziano quindi numerosi appelli e ricerche attraverso i mass media, per chiedere alla donna che l'ha partorita di farsi viva attraverso le autorità competenti. L'invito rimane senza risposta e Daniea si rivolge dunque al Tribunale per i minorenni di competenza e la genitrice viene rintracciata e convocata per un colloquio spiegandole la situazione: è necessario un suo prelievo di sangue per salvare la vita di quella figlia data in adozione malata di cancro. La donna però si rifiuta più volte, nonostante le venga assolutamente garantita la sua privacy.                                                                                                      Per Daniela il triste destino sembra segnato, le due figlie di 9 e 23 anni rimarranno orfane ed il bimbo di quest'ultima senza nonna.                                                                                                                          Poi il colpo di scena, grazie alla mediazione del Tribunale dopo diversi colloqui la madre ha acconsentito al prelievo, si torna a sperare.

Ma sapete qual è la triste realtà? Che il diritto alla vita di una donna malata di cancro in cerca di una cura è secondario rispetto a chi, ha deciso più di 40 anni fa di voler rimanere senza nome, la tutela alla privacy è più importante della vita e della salute in generale. Ai figli di parti in anonimo non viene fatto sapere nulla riguardo alle malattie ereditarie che potrebbero avere loro e la loro prole, l'anamnesi medica rimane sempre con qualcosa in bianco, sperando ogni volta che l'assenza di informazioni non pregiudichi la buona uscita dell'esame. Per quanto il cammino della madre biologica è pieno di dolore, per quanto il concepimento di Daniela è avvenuto con una violenza ai danni di una ragazzina, la legge non dovrebbe mai permettere ad un essere umano di elemosinare il diritto a vivere. A volte le madri biolgiche non si rendono conto di non essere le uniche vittime e per quanto il diritto all'anonimato è sacrosanto, SEMPRE, lo Stato dovrebbe far avere le informazioni mediche ai nati dati in adozione, senza aspettare minimo 25 anni e solo con l'assenso della madre biologica.

In bocca al lupo Daniela.

 




Angela De Luca.





lunedì 5 aprile 2021

Denise Pipitone, lo show non rilascia i risultati del gruppo sanguigno!

#sonolavoce








                                                                                                                                                                          Cari lettori e care lettrici,                                                                                                                               come già avrete letto da diverse testate, in Russia c'è una ragazza, Olesya, che ha riacceso in noi la speranza di ritrovare Denise Pipitone, rapita nel lontano 2004 a Mazara del Vallo. Osservando le immagini della giovane ai più è apparsa forte la somiglianza con i genitori di Denise, soprattutto con la Signora Maggio. Si è quindi avviato l'esame per trovare un'eventuale compatibilità del gruppo sanguigno di Denise con Olesya. Oggi sulle 17.00 sarebbe dovuto arrivare l'esito: così non è stato... Bisogna aspettare domani, quando il programma russo andrà in onda.                                                             

Non basta il rapimento ed un'attesa lunga 17 anni. Arricchiamo il dolore con l'egoismo, con l'orrido gusto del macabro di chi pone i guadagni e l'audience a discapito della sofferenza di chi cerca una mamma ed una figlia. Due vite che si incrociano forse per un' unica volta; vittime di un destino imposto dalle mani altrui.                                                                                                                                            I sentimenti, il dolore, la speranza... avvolti dal buco nero degli show di conduttori succhiasangue e caini. Programmi che romanzano femminicidi, omicidi, stupri, sequestri.. con tanti giovani Holmes davanti alla televisione.

A questo si è ridotta l'umanità.

Denise torna a casa presto, non smetteremo mai di aspettarti.                                                                    Ed a te Olesya, ti auguro di ritrovare la tua storia.

https://www.cerchiamodenise.it/


Angela De Luca