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martedì 8 gennaio 2019

In risposta alla missiva di Don Alberto sul parrocchiale di Val Resia

#sonolavoce



A Resia c'è crisi,  di valori e di rispetto da parte di chi, come Lei don Alberto, si permette, dall'alto del suo pulpito di puntare il dito ed accusare pubblicamente delle ragazze, delle donne.
Caro don Alberto, durante il seminario non le è stata forse raccontata la parabola di Gesù che disse "Chi è senza peccato scagli la prima pietra"? In difesa di un'adultera (non mostrava le cosce, ma altro). Non è stato forse il Suo, nostro, Maestro ad insegnare il rispetto anche per le donne? E quindi, Le chiedo, è più grave venire a messa, nel 2019,  vestite decorosamente, ma con, a suo dire, le cosce sinuose e suadenti (quanto le  ha guardate?), oppure è più grave accusare delle ragazze di voler provocare un sacerdote (chi ha il sospetto ha il difetto) che ha fatto voto di castità?
Non è forse peggiore che un ministro di Dio qualunque, giustifichi tra le righe femminicidi, stupri e violenze contro le donne?
Le assicuro che anche Gesù si vergognerebbe di certi "rappresentanti", di certi "sepolcri imbiancati".                                                                                                       Angela De Luca









                           



(foto di copertina tratta dalla pagina Facebook di telefriuli)

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