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venerdì 25 gennaio 2019

VOYEURISMO MASOCHISTA

#sonolavoce



Julen, un nome che in questi giorni abbiamo purtroppo imparato a conoscere e collocare a 70 metri sotto terra. Un nome che dal 13 gennaio ci sta tenendo tutti uniti: fedeli, scettici, razionali, sentimentali, atei… Un miscuglio di personalità che sperano tutte in un lieto fine, come nelle favole. Lui, seppur coperto dalla nuda terra, fa sentire ad ognuno di noi, una fiammella nel cuore, un fervore che, con il passare delle ore, si affievolisce ma non si spegne: la speranza!
Stiamo andando contro ogni forma di razionalità, cercando anche il più piccolo bagliore di una minima e misera possibilità che egli sia ancora vivo, un escamotage su teorie un po' campate in aria; tutto ci va bene, purchè rimanga anche la minima eventualità. Inevitabilmente a molti, vivi e abbastanza grandicelli nel 1981, sarà venuto in mente l'altra tragedia che già sconvolse l’Italia: l’incidente di Vermicino ed il piccolo Alfredino Rampi.
Ma non sono qui per ripetere ciò che alcuni giornalisti hanno già ricordato, bensì per invitare ad una riflessione.
Siamo nell’anno 2019. Nel 1859 Charles Darwin pubblica la sua teoria sull’evoluzione della specie e se quest’ultima, come accertato, è vera, oggi ci troveremo ad aver compiuto, anche grazie alle tecnologie, un grosso balzo rspetto ai nostri antenati primati ! Niente di più sbagliato!!

Dall’ evoluzione dei MASS MEDIA stiamo ogni giorno convivendo con il loro più acerbo figlio, il vuoyerismo tecnologico, masochista e macabro nella sua forma più cruda. Così come per Alfredino (prima volta nella storia ) anche per Julen, dalla Spagna, nel momento degli scavi, della veglia, telecamere puntate, dirette su dirette, sempre e comunque… e quando le telecamere non sono attive ci pensano i giornalisti a scavare nella vita delle vittime  (il fratellone spirato troppo presto, il possibile incidente dovuto al padre ed allo zio che usavano il pozzo come nascondiglio di droga e l’avevano lasciato momentaneamente incustodito), per poi rendere pubbliche le loro tragedie, a rivangare e riaprire, lacerando vecchie ferite, in persone che in quel momento si trovano indifese, volubili e vulnerabili come non mai.

Perchè nel 2019, bisogna rendere tutto COSÌ pubblico.
Ma dov’è finita la nostra umanità?
Si è forse persa tra i giri di soldi che hanno tolto ogni moralità?
Ogni limite?

Angela De Luca.




E Lui guardava il Figlio Suo
In diretta lo mandò
A Woytila e alla P2
A tutti lo mostrò
A Forlani e alla Dc
A Pertini e Platini
A chi mai dentro di sé il vuoto misurò.




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